La prima metà del IV secolo a.C. è segnata dalle guerre ininterrotte tra Sparta, Atene e Tebe che portano al ristagno delle attività economiche e al dissesto finanziario. Il cittadino ripiega su se stesso e riscopre il valore dell'esistenza individuale: Socrate e Platone pongono l'educazione del singolo al centro della loro filosofia e subito dopo Aristotele opera in forma razionale e scientifica il distacco dall'attività politica, affermando la superiorità della pura vita teorica su quella pratica. Intanto ai confini dell'area ellenica si afferma minacciosa l'autorità di Filippo di Macedonia, (353-336), cui seguirà la gloriosa ascesa del figlio Alessandro (336-323). Con lui il mondo greco si apre a nuove dimensioni e prospettive, accettando di mettersi a confronto con modi di vita e culture lontane, considerate "barbare". La leggendaria impresa conquistatrice del re macedone eserciterà la sua influenza sul pensiero mediterraneo per tutto il resto dell'antichità. Completano il testo 3 carte geografiche e 4 tavole in bianco e nero.Autori: Adelmo Barigazzi, Claude Mossé, Luigi Moretti, Eugene N. Bozza, Margherita Isnardi Parente, Mauro Falzoni, Dario Del Corno, Gregorio Serrao, Giuseppe Aurelio Privitera, Luciano Canfora.
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Titolo: Storia e civiltà dei greci. 5.La crisi della polis. Storia, letteratura, filosofia
Autore:
Ranuccio Bianchi Bandinelli
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2000
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ISBN: 9788845244254