Questo libro ripercorre il dibattito storiografico sulla progettazione della nuova basilica di San Pietro. Si occupa degli anni che vanno dall'elezione di papa Giulio II (1503) e dal coinvolgimento nel progetto di Bramante alla morte di Antonio da Sangallo il Giovane (1546). Il titolo, "San Pietro che non c'è", dichiara il tema e il problema al centro dei saggi che formano il volume e dei documenti che lo arricchiscono. Il libro non tratta di un monumento architettonico, ma di quanto al di là e sotto le forme e le pietre a tutti familiari del monumento ancor oggi ammirato si conserva e si nasconde. Gli autori del libro si sono sforzati di cogliere come le cose davvero andarono nella progettazione del nuovo San Pietro, ben sapendo che mai avrebbero potuto concludere la loro ricerca con una dichiarazione di certezza. Ne è derivata una lezione di storiografia e un curioso confronto di metodologie di caratteri, nonché, e questo è quanto più conta, un quadro tra i più dettagliati di un'opera e un tempo cruciali per la storia dell'architettura d'Occidente, anche se l'opera null'altro è che documento e il tempo interminabile interpretazione.I testi del volume sono di A. Bruschi, , C.L. Frommel, F.G.Wolff Metternich, C. Thoenes.
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Titolo: San Pietro che non c'è. Da Bramante a Sangallo il Giovane
Autore:
C. Tessari
Editore: Mondadori Electa
Data di Pubblicazione: 1997
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ISBN: 9788843555246