A differenza di altri generi letterari (ad esempio l'epos) la tragedia fu in toto una creazione originale dei Greci. Essa maturò e raggiunse la sua perfezione con la produzione di Eschilo, Sofocle, Euripide, i cui drammi - modelli insuperati per tutte le successive generazioni di tragici - sono ancora oggi letti, studiati e rappresentati. Nel volume viene ricostruita la fisionomia del gioco scenico in tutti i suoi particolari: dalle strutture materiali del teatro e dai condizionamenti che l' acting area imponeva agli interpreti, alle maschere e ai costumi degli attori, all'articolazione e alle funzioni del coro, all'uso di speciali macchine teatrali, alle convenzioni che regolavano la recitazione, alla dialettica fra spazio visibile e spazi invisibili, alle scansioni temporali dell'azione rappresentata. Ampio rilievo viene dedicato inoltre all'illustrazione delle parti costitutive della tragedia. In tal modo il lettore viene guidato in un percorso che lo introduce nel laboratorio dei grandi tragici e lo aiuta a comprendere le ragioni che hanno ispirato ai singoli autori l'adozione di determinati moduli formali, consentendo di apprezzarne l'arte anche in una prospettiva di solito trascurata nelle trattazioni non specialistiche sulla tragedia greca.
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Titolo: La tragedia greca. Forma, gioco scenico, tecniche drammatiche
Autore:
Massimo Di Marco
Editore: Carocci
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 362
Formato:
ISBN: 9788843094721