Insieme a Popper, Kuhn e Lakatos, Feyerabend è stato uno dei più noti filosofi della scienza della seconda metà del Novecento. Il saggio di Preston analizza in modo sistematico e critico le opere appartenenti ai due periodi in cui si può dividere la produzione di Feyerabend, il cui spartiacque è "Contro il metodo", l'opera che lo ha reso celebre internazionalmente. In essa, Feyerabend nega l'esistenza del metodo scientifico e, sostenendo la continuità tra scienza e mito, propone una separazione tra la scienza e lo stato democratico, come è già avvenuto con la religione. Queste posizioni, sviluppate in opere successive come "Science in a Free Society", hanno reso Feyerabend una sorta di eroe della controcultura antitecnologica, e uno dei più noti sostenitori del relativismo. Per il pubblico dei non specialisti, è certamente meno nota la prima produzione dell'autore, quella degli anni tra il 1955 e il 1970. In questi saggi, tentando un'originale sintesi dell'insegnamento dei propri 'maestri' Wittgenstein, Popper e Kraft, Feyerabend si propone di elaborare "un modello astratto per l'acquisizione della conoscenza".
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Titolo: Feyerabend. Filosofia, scienza e società
Autore:
John Preston,
Piero Budinich
Editore: Il Saggiatore
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine: 285
Formato:
ISBN: 9788842807551