La storia di una banca meridionale, che da modesta realtà di 'borgo' diventa protagonista di tutto rispetto in un moderno mercato creditizio locale, può offrire uno spaccato significativo, per certi versi anche inedito, dei complessivi processi di trasformazione che in età contemporanea hanno investito il Sud d'Italia, e particolarmente l'Abruzzo, una regione che recentemente è giunta a posizionarsi per prima in Europa fuori dell'area del sottosviluppo. La ultrasecolare vicenda della Banca Caripe, tutt'altro che lineare e scontata, chiama in causa molteplici soggetti: gruppi imprenditoriali, élites politiche, ceti professionali, municipalità ed enti di varia natura. Sorta con ovvie connotazioni di beneficenza e pubblica utilità, in un 'borgo' tutto sommato di periferia, ma poi fortemente radicatasi su tutta la 'quarta provincia abruzzese', e soprattutto a Pescara, essa diventa mano a mano una moderna azienda di credito che, pur senza smarrire la vocazione originaria, è oggi efficacemente proiettata su mercati sempre più vasti e competitivi. La sua storia 'interna', dunque, viene a configurarsi in certo modo anche come storia 'esterna' del contesto provinciale e regionale, alla cui evoluzione ha contribuito in misura considerevole.
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Titolo: Dal borgo al mondo. La banca Caripe 1870-2000
Autore:
Nicola Mattoscio,
Costantino Felice
Editore: Laterza
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788842064015