Cosa serve per cambiare il mondo? Avere buone idee ed essere in grado di concepirlo diversamente. Questo libro vuole mostrare come “l’immaginazione civica”, intesa come la capacità di ideare alternative alle attuali condizioni culturali, sociali, politiche o economiche, può aiutarci a pro - gettare azioni finalizzate a combattere per il miglioramento sociale, e non soltanto contro qualcosa. Come mostrano gli esempi proposti in questo saggio, i ragazzi, in particolare, si rivolgono alla cultura popolare – da Beyoncé a Bollywood, da Smokey Bear a Hamilton, dai fumetti alla realtà virtuale – per trovare gli strumenti attraverso i quali esprimere il proprio malcontento per le condizioni in cui vivono. Un giovane attivista, per esempio, usa YouTube con la voce di Cho Chang per rispondere a J.K. Rowling e alla rappresentazione che fa degli asiatici americani nella letteratura per ragazzi. I murales a Los Angeles sono impiegati per costruire un’immagine mitica dell’identità dei messicani statunitensi. Gli utenti di Twitter si sono rivolti a #BlackGirlMagic per sottolineare l’importanza di individuare nuove strategie di emancipazione femminile. Questi e altri esempi dimostrano che quando le energie creative sono sostenute da un profondo impegno politico sono in grado di generare “visioni” di quella che potrebbe essere una democrazia migliore.
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Titolo: Pop culture revolution. Come usare l'immaginario collettivo per creare un mondo migliore
Autore:
Henry Jenkins
Editore: Rai Libri
Data di Pubblicazione: 2024
Pagine: 512
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788839718969