Mai capitata una catastrofe come quella del Covid19. Mai capitata tuttavia nemmeno l'inettitudine conclamata di una pretesa classe dirigente ad affrontarla. Questo almeno per la scuola. «Giuseppe Bertagna, nel suo ultimo libro La scuola al tempo del Covid. Tra spazio di esperienza e orizzonti d’attesa, in uscita per le Edizioni Studium, ha messo in fila tutti gli errori e le occasioni perdute del lockdown durato l’intero secondo quadrimestre dello scorso anno scolastico.» - l'Avvenire Il testo, quasi un diario critico, argomenta questi severi giudizi, mostrando come non siano affatto ingenerosi, ma, purtroppo, referenziali. Se solo ci si allontanasse dalla faziosità politica e si superasse la "sindrome dell'elefante in casa", tutti dovrebbero infatti riconoscere che se, davvero, non a parole d'ordine declamate stentoree per qualche voto in più, la scuola fosse ritenuta «un asset decisivo per il futuro del paese» meriterebbe di essere trattata in modo molto diverso da come si è fatto. Tutto per resistenza, poco o nulla per resilienza, niente, ed è questo il punto, con la plasticità innovativa indispensabile per non far naufragare una nave già malconcia e senza bussola. Poiché spes ultima dea, l'autore si aggrappa ai debiti del Recovery fund come ultima campanella per progettare interventi che possano segnare un'inversione di tendenza nella crisi strutturale della scuola italiana che la pratica sociale e politica all'abbandono autoreferenziale ha moltiplicato negli ultimi decenni.
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Titolo: La scuola al tempo del Covid. Tra spazio di esperienza ed orizzonte d'attesa
Autore:
Giuseppe Bertagna
Editore: Studium
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 304
Formato:
ISBN: 9788838250033