Il medioevo è di solito ricordato come un'epoca dominata dalla fede religiosa che informa e ispira ogni aspetto della realtà, ogni azione dell'uomo. Ma questa è anche un'età in cui si affermano campi di esperienza e di sapere indipendenti da una concezione trascendente e imperniati sul ruolo centrale della 'ragione'. La vita economica, l'impulso straordinario della moneta, la psicologia mercantile dell''avarizia' e dell''ambizione' sono i primi segni di una cultura che cambia. E lo sviluppo delle matematiche, la progressiva laicizzazione del pensiero filosofico, la nascita di alcune grandi letterature nazionali via via rimodellano l'organizzazione della conoscenza e aprono al nuovo la mentalità sociale. Su questa linea, che si riaggancia a una importante tradizione laica di studio del Medioevo, Murray ricostruisce, con ricchezza di particolari e vivacità di aneddoti, due secoli e mezzo di storia, dalla fine dell'XI secolo agli inizi del XIV, in un'ampia prospettiva europea. Un saggio, dunque, che inquadra il 'protorazionalismo' della cultura medievale sullo sfondo dei sommovimenti sociali, civili e morali (i commerci, la trasformazione delle città, la dinamica di nobiltà e borghesia) che aprono la via all'età moderna.
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Titolo: Ragione e società nel Medioevo
Autore:
Maria Lucioni,
Alexander Murray
Editore: Editori Riuniti
Data di Pubblicazione: 2002
Pagine: 440
Formato:
ISBN: 9788835952718