Il combinato disposto della legge delega 10 dicembre 2014, n. 183 segnatamente il comma 7, art. 1 - con il d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23 che costituisce in sé una delle espressioni di maggior rilievo della cd. riforma Renzi sul Jobs Act, rappresenta indubbiamente una svolta decisiva nell'ambito del diritto del lavoro italiano. Le pagine che seguono hanno l'obbiettivo di commentare taluni passi fondamentali della delega e della sua legge di attuazione, avendo cura di valutare il peso delle modifiche e l'impatto con l'ordinamento previgente, tentando anche un approccio d'insieme che sia il più possibile scevro da condizionamenti ideali e inevitabili implicazioni politiche. Soprattutto si tratterà di valutare se l'evidente ricollocamento al ribasso delle tutele per i lavoratori, insita nell'operazione legislativa in argomento, vada impiantata nel solco di una semplice nuova fase che lasci intatta la sostanza dell'assetto precostituito, oppure prefiguri la transizione verso una nuova epoca del diritto del lavoro in Italia. La scelta metodologica non è quella sistematico-ricostruttiva, bensì problematica, sull'effettiva composizione degli interessi in gioco, nella necessità di mettere insieme il mosaico delle nuove regole, ora rimodulate secondo logiche che non sembrano più appartenere alla tradizione del diritto del lavoro. Non tutto nel "pacchetto" delle norme in esame è coerente.
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Titolo: Nuovo corso del diritto del lavoro. Contratto a tutele crescenti tra innovazione stabilità e restaurazione
Autore:
Carmelo Romeo
Editore: Giappichelli
Data di Pubblicazione: 2015
Pagine: 124
Formato: Brossura
ISBN: 9788834862896