Diritto del governo del territorio

M. A. Cabiddu

A distanza di quasi dieci anni dalla revisione del Titolo V della Costituzione, la nozione di "governo del territorio" sembra aver trovato un "posto" stabile nel dibattito politico e scientifico. Molte nebbie che ne hanno accompagnato il recepimento si sono nel frattempo diradate, a iniziare da quelle riguardanti la congruenza o meno del suo ambito definitorio con quello della tradizionale disciplina d'uso dei suoli, sicché risulta oggi evidente che esso, pur includendola, non si riduce all'urbanistica ma si estende ai diversi interessi meritevoli di tutela - residenziali, produttivi, della mobilità e dei servizi pubblici, ambientali, naturalistici e del paesaggio - che esigono di essere armonicamente ricomposti per regolarne gli usi ammissibili. Da qui l'esigenza di un adeguamento degli strumenti didattici che, prendendo sul serio le parole, metta al centro dello studio e della formazione dei professionisti di domani la "materia", che il legislatore costituzionale ha inserito nell'art. 117, comma 3 della Carta, avente anch'essa ad oggetto, come l'originaria urbanistica - intesa nel senso lato desumibile da un approccio storico evolutivo - il territorio e i suoi differenti usi, ma in una prospettiva di governo, cioè di coordinamento e di direzione politico-amministrativa degli interessi e delle figure preposte alla loro cura.

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Titolo: Diritto del governo del territorio
Autore: M. A. Cabiddu
Editore: Giappichelli
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 490
Formato: Brossura
ISBN: 9788834848081