Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento

Edoardo Barbieri, Danilo Zardin

La fioritura della cultura italiana si è arrestata con il Rinascimento? Ciò che segue fu a lungo solo una cultura clericale riducibile alla formula della 'Controriforma'? Come accostarsi a tale ambito di studi, al di là dei luoghi comuni più schematici? Le ricerche riunite in questo volume, frutto dell'opera di un gruppo di esperti in diversi settori e discipline (dalla storia istituzionale a quella culturale, dalla letteratura alla linguistica, dalla bibliografia alla storia delle biblioteche), tentano di rispondere a interrogativi che restano cruciali per la comprensione della nostra identità 'italiana'. I libri sono stati, infatti, un veicolo potente per la circolazione delle idee e delle conoscenze all'inizio dell'età moderna. Non solo i libri in quanto prodotto di una scelta intellettuale, esito di operazioni tecnologiche e di una impresa economica, in ambito di divulgazione editoriale, ma proprio in quanto deposito privilegiato della memoria. Come tali, li vediamo raccogliersi nelle biblioteche, nelle collezioni di testi, piccole e grandi, di singoli individui e di istituzioni prestigiose. Prima ancora, i libri hanno suscitato domande, stimolato la ricerca; si sono incontrati con gli interessi e le curiosità dei loro autori e di fruitori sempre diversi. In questo dinamismo, la capacità dei libri di edificare cultura non si è bloccata con la fine della stagione rinascimentale; piuttosto, ha assunto nuove forme e nuovi linguaggi che caratterizzano, con un timbro specifico, l'età della Controriforma e del Barocco.

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Titolo: Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento
Autore: Edoardo Barbieri, Danilo Zardin
Editore: Vita e Pensiero
Data di Pubblicazione: 2002
Pagine:
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ISBN: 9788834307632