La mente non limitante. La natura radicalmente esperienzale della psicologia buddhista

Andrew Olendzki, Leonardo Baglioni

Il mondo è alle soglie di una nuova era e non sappiamo se quelli che ci attendono saranno tempi peggiori o migliori. Che la nostra sia un'epoca di speranza o disperazione, comprendere noi stessi e i nostri comportamenti meglio di quanto facciamo attualmente offre indubbi vantaggi. Addirittura potrebbe darsi che la consapevolezza psicologica sia un fattore chiave nel determinare quale dei due scenari ci troveremo a vivere. La psicologia, disciplina che ha poco più di cent'anni di vita, è uno dei contributi caratterizzanti del ventesimo secolo. I pionieri della psicologia scoprirono la mente inconscia e preconscia e svilupparono nuovi strumenti per esplorare e interpretare il suo misterioso territorio. Dopo gli sviluppi più vari e rigogliosi di forme di ricerca psicologica nate da questo ceppo, e dirette spesso verso l'utilizzazione di metodi più affini alla ricerca scientifica "oggettiva", oggi si assiste a un ritorno della psicologia alle sue radici introspettive dietro la spinta crescente di una fonte inattesa: le pratiche contemplative della meditazione. L'esperienza accumulata durante secoli di pratica meditativa dall'Oriente comincia ad avere un impatto significativo sul modo di comprendere ed esplorare la mente nell'Occidente contemporaneo. Gli psicoterapeuti, naturalmente, hanno sempre saputo che la componente soggettiva del fenomeno che chiamiamo coscienza, ossia quello che si prova a essere coscienti, è parte importante di qualunque modello della mente.

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Titolo: La mente non limitante. La natura radicalmente esperienzale della psicologia buddhista
Autore: Andrew Olendzki, Leonardo Baglioni
Editore: Astrolabio Ubaldini
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 202
Formato: Brossura
ISBN: 9788834016732