L'anoressia mentale è una malattia scandalosa. Ci mette brutalmente in presenza di un'organizzazione psichica volta verso la morte, una morte che non è né desiderata né intravista. In questa patologia assistiamo alla distruzione dei pazienti da parte di se stessi, senza che se ne curino, senza che il singolare destino di un bisogno primario così vitale come la fame, volto verso la non soddisfazione, sia per loro fonte di interrogativi o di inquietudine. Gli autori sono stati indotti, partendo dalla loro esperienza clinica, a ricercare un chiarimento, solidamente fondato sulla teoria, del paradosso dell'anoressia mentale che colpisce tanto gravemente un grandissimo numero di adolescenti. Passando al vaglio della loro comprensione l'abbondante letteratura consacrata all'anoressia mentale, hanno puntato a stabilire una dottrina psicoanalitica coerente che renda conto delle particolarità di questa organizzazione psichica. Per far ciò partono dal trattamento, riferito in dettaglio, di tre adolescenti, accompagnato da altre otto osservazioni succinte, e si dedicano a una minuziosa elaborazione psicoanalitica dei meccanismi inconsci che organizzano una dualità sotterranea tra il corpo rigettato e la fame subdolamente ricercata.
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Titolo: La fame e il corpo. Studio psicoanalitico sull'anoressia mentale
Autore:
Evelyne Kestemberg,
Simone Decobert,
Jean Kestemberg
Editore: Astrolabio Ubaldini
Data di Pubblicazione: 1978
Pagine: 264
Formato: Brossura
ISBN: 9788834000779