Gian-Carlo Rota (1932-99), figura di spicco della matematica contemporanea, è stato uno tra i pochi scienziati del secolo scorso capace di accompagnare il proprio lavoro di ricerca con la riflessione filosofica. La sua biografia intellettuale lo pone tra gli studiosi più significativi del Novecento: erede di una grande tradizione familiare (è nipote di Flaiano), allievo e collega di alcuni tra i più grandi scienziati (Artin, Feller, Nash, Ulam) e filosofi (Church, Kuhn, Rawls) statunitensi, ha dato fondamentali contributi alla combinatoria e ha formato diverse generazioni di matematici nella sua lunga attività di insegnamento e di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e il Los Alamos National Laboratory. I lavori filosofici di Rota, ispirati dalla fenomenologia, sono un punto di riferimento obbligato per tutto il vasto movimento di pensiero che vuole comprendere e superare la frattura tra tradizione analitica e filosofia continentale. Il suo interesse per i problemi relativi alla struttura trascendentale della scienza, all'educazione e alla divulgazione scientifica, lo inserisce nel solco della migliore tradizione fenomenologica. Questo testo rappresenta la prima indagine finora realizzata della sua riflessione filosofica esaminata alla luce della 'Fundierung' (fondazione strutturale) husserliana, delle conquiste tecnologiche e del dibattito che ha caratterizzato il nesso tra scienza e matematica nella seconda metà del Novecento.
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Titolo: La stella e l'intero. La ricerca di Gian-Carlo Rota tra matematica e fenomenologia
Autore:
Fabrizio Palombi
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 2003
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ISBN: 9788833915005