Questo libro nasce da un disagio e da una urgenza. Il disagio di assistere a una estenuazione della sinistra, a uno svuotamento delle parole chiave di fronte a una crisi di senso che travolge schemi e assetti di pensiero consolidati, e rispetto a una destra, non solo italiana, che dentro la crisi riesce, invece, a evocare ancora entusiasmi e passioni. L'urgenza deriva dalla necessità di non disperdere l'energia che la crisi comunque libera e di non lasciare che il mondo delle passioni trovi solo a destra uno sbocco in termini di puro vitalismo. La crisi di senso che caratterizza la fase che stiamo attraversando si manifesta anche nelle fratture fra istituzioni e società (fra razionalità ed emotività). La vita collettiva continua a funzionare come una macchina, ma i cittadini non credono più nello Stato e nei partiti e cercano nella fuga dalla realtà una qualche compensazione alla frustrazione di sottostare a un ordine insensato. Ogni riforma dello Stato deve rispondere all'istanza di ripristinare la comunicazione fra le istituzioni e il senso comune, gli affetti e le passioni diffusi nel corpo sociale. La riforma dello Stato o è una risposta al problema del senso, o scade a ingegneria sociale e tecnicismo istituzionale. Ciò presuppone un ritorno alla politica - la grande assente di questa fase della vita nazionale - intesa come lo spazio pubblico dove si rende possibile la rappresentazione e la trasformazione delle passioni.
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Titolo: Politica e passioni. Proposte per un dibattito
Autore:
Pietro Barcellona
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788833910345