Le due destre: le derive politiche del postfordismo

Marco Revelli

Il libro prende le mosse dal paradosso dell'anomala "normalità" italiana per cui, al posto della competizione tra quelle che si è soliti considerare una destra e una sinistra, lo spazio politico è occupato essenzialmente da due destre: una destra populista e plebiscitaria (fascistoide) da un lato, e una destra tecnocratica ed elitaria dall'altro. Due destre in conflitto tra loro sui mezzi ma per molti versi unificate da un fine comune, che è quello di offrire un'adeguata sponda istituzionale al "salto di paradigma" produttivo e sociale - dal fordismo al postfordismo - cui stiamo assistendo. La prima parte del libro si apre con un'"autopsia della Prima Repubblica", completata da una originale interpretazione di "Tangentopoli", ed è prevalentemente dedicata alle metamorfosi della destra fascistoide. La seconda parte inizia con delle ipotesi sul postfordismo e affronta la questione sindacale e la crisi del compromesso socialdemocratico per giungere a una definizione della "via italiana al postfordismo", la via della destra tecnocratica alla quale la maggioranza della sinistra politica e sindacale - in primo luogo il Pds - è subalterna. La ricerca di un nuovo spazio della sinistra, cui è dedicata la terza parte, è da Revelli svolta in chiave prevalentemente etica: i capitoli finali trattano del razzismo come lato oscuro della "ideologia moderna", della figura dello "straniero" e del rapporto tra etica, politica e pace. Ma dalla conclusione emerge l'idea di una "sinistra sociale" ancora tutta da costruire.

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Titolo: Le due destre: le derive politiche del postfordismo
Autore: Marco Revelli
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 1996
Pagine: 256
Formato:
ISBN: 9788833909721