Scritto quattro anni prima di "Piccole donne" e inedito in Italia, "Mutevoli umori" rivela una Alcott forse ancora acerba ma già impegnata ad affrontare temi solo in apparenza convenzionali. Sylvia, la protagonista, è una ragazza dal carattere inquieto, vittima consapevole dell'avvicendarsi dei suoi buoni e cattivi umori, che cerca di sviluppare una personalità alternativa ai canoni tradizionali. Ma l'amore e il successivo matrimonio glielo impediscono. Nel matrimonio, in cui l'eroina dei romanzi ottocenteschi trova la sua forza, e in primo luogo una forza sociale, la protagonista della Alcott incontra invece il suo indebolimento e annullamento progressivo. "Mutevoli umori" preannuncia i temi cari all'autrice di "Piccole donne" - la crescita, l'educazione, i rapporti con i familiari, l'amore - per trattarli però in modo conflittuale e non consolatorio come avviene nella seguente serie per ragazzi. Non ancora influenzata dal grosso successo di pubblico, la Alcott lascia spazio a una coraggiosa critica di valori che l'etica puritana dava per assodati - matrimonio e lavoro innanzitutto - per sostituirli con i principi trascendentalisti in cui fu educata: l'importanza del contatto con la natura e della formazione intellettuale. E' molto interessante, tra l'altro, scoprire che i due protagonisti maschili -Geoffrey Moore e Adam Warwick - sono ricalcati sulle figure di Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau, celebri scrittori americani che appartenevano alla comune trascendentalista di Concord, in cui la Alcott crebbe e da cui fu radicalmente segnata.
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Titolo: Mutevoli umori
Autore:
D. Daniele,
Louisa May Alcott,
Pierluigi Cerri
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 1995
Pagine: 264
Formato:
ISBN: 9788833909479