Tormentata è la storia dell'avvento del suffragio universale, ostacolato, ancora in pieno Novecento, dalla discriminazione di censo, di razza, di sesso, che si è rivelata particolarmente tenace proprio nei paesi di più consolidata tradizione liberale. Peraltro, appena conquistato, il suffragio universale è stato l'oggetto di un'opera di svuotamento dall'interno che ha ridotto l'esercizio dei diritti politici all'acclamazione di un leader investito di amplissimi poteri. Attraverso un complesso processo storico, il bonapartismo ha assunto l'attuale configurazione soft, che comporta la concorrenza e la successione ordinata, e che ricorre al pugno di ferro solo in situazioni di emergenza. Il sistema elettorale più funzionale a tale regime sembra essere quello uninominale che, tagliando fuori i partiti organizzati e programmatici, e grazie anche al gigantesco processo di concentrazione dei mass media, privando le classi subalterne di ogni espressione politica, riduce la 'democrazia', gia nei singoli collegi, a scontro tra leaders concorrenti, interpreti peraltro solo di realtà o interessi locali, al di sopra dei quali può quindi stagliarsi la figura del leader carismatico della nazione. Gli Stati Uniti costituiscono il privilegiato paese-laboratorio del 'bonapartismo soft' che ora si affaccia anche in Italia e sembra voler divenire il regime politico del nostro tempo.
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Titolo: Democrazia o bonapartismo. Trionfo e decadenza del suffragio universale
Autore:
Domenico Losurdo
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 1993
Pagine:
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ISBN: 9788833907321