Resa celebre dalle sue opere narrative, vincitrice del Nobel per la Letteratura in quanto «cantrice epica dell’esperienza femminile che con scetticismo, fuoco e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa», Doris Lessing si rivela in questi brevi saggi capace anche di lucidissime analisi socio-antropologiche. Passando dal ricordo delle sue esperienze di bambina in Rhodesia del Sud alle riflessioni sulle dinamiche di gruppo nell’era della comunicazione di massa, in questi saggi – originariamente un ciclo di lezioni trasmesse nel 1985 all’interno del programma radiofonico canadese Ideas – Lessing ci racconta del sottile filo che separa l’esercizio della libertà da quello della brutalità. Cercando risposte alla domanda che da secoli tormenta gli uomini – Dove finisce la nostra libertà e dove comincia quella del vicino? – e alle infinite domande che ne scaturiscono – Fin dove è lecito esercitare l’autorità in nome di una causa nobile? Perché le brave persone sono in grado di commettere atti ignobili quando stanno «ubbidendo agli ordini»? Perché è così difficile sottoporre le idee del nostro gruppo di appartenenza a un esame critico rigoroso? – la scrittrice mette in luce il pericoloso ritorno al primitivo che caratterizza i rapporti individuali, il dibattito politico e le relazioni internazionali nella nostra epoca, e affronta il tema della libertà e della responsabilità personale in un mondo sempre più soggetto alla retorica politica, alla polarizzazione acritica, all’emotività di massa e alle fideistiche convinzioni che abbiamo ereditato dal passato e che siamo riluttanti a mettere in discussione.
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Titolo: Le prigioni in cui scegliamo di vivere. Cinque lezioni
Autore:
Doris Lessing
Editore: Minimum Fax
Data di Pubblicazione: 2099
Pagine: 88
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788833895994