Perché il valore civico dei monumenti è stato negato in favore del loro potenziale turistico, e quindi economico? Perché la "valorizzazione" del patrimonio culturale ci ha indotti a trasformare le nostre città storiche in "luna park" gestiti da avidi usufruttuari? Lo storico dell'arte Tomaso Montanari ci accompagna in una visita critica del nostro paese: dallo showroom Venezia, a una Roma dove si delira di piste da sci nel Circo Massimo, a una Firenze dove si affittano gli Uffizi per sfilate di moda e si traforano gli affreschi di Vasari alla ricerca di un Leonardo inesistente, a una Napoli dove si progettano megaeventi mentre le chiese crollano e le biblioteche vengono razziate, all'Aquila che giace ancora in rovina mentre i cittadini sono deportati nelle new town, scopriamo che l'idea di comunità è stata corrotta da una nuova politica che ci vuole non cittadini partecipi, ma consumatori passivi. "Le pietre e il popolo" non è solo un durissimo pamphlet contro la retorica del Bello che copre lo sfruttamento delle città d'arte, ma è un manuale di resistenza capace di ricordarci che la funzione civile del patrimonio storico e artistico è uno dei principi fondanti della nostra democrazia, e che l'Italia può risorgere solo se si pensa come una "Repubblica basata sul lavoro e sulla conoscenza".
Prezzo: € 14,00
Titolo: Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l'arte e la storia delle città italiane
Autore:
Tomaso Montanari
Editore: Minimum Fax
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 192
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788833893938