"Angeline ou la maison hantée" è una stranezza nella carriera di Émile Zola. Si tratta infatti una novella di genere horror nata mentre l'autore era espatriato a Londra per sfuggire agli agenti francesi, che lo cercavano a causa della sua presa di posizione a favore dell'innocenza dell'ufficiale ebreo Alfred Dreyfus. Un mattino, per riposarsi, lo scrittore fece un giro in bicicletta nei paesi limitrofi, fino a trovarli davanti a una casa abbandonata. Cercò notizie su quella casa e scoprì che girava voce che fosse infestata dal fantasma di Angeline, una bambina morta tragicamente. Suggestionato, Zola scrisse una novella usando tutti gli elementi de "La caduta della casa degli Usher" di Edgar Allan Poe, per poi, però, prendere una strada più ottimistica e meno occulta. Per lui, infatti, la casa infestata ha un destino di rinascita, e mentre racconta i fatti, il suo sguardo di narratore è posato sui giardini del Lussemburgo, imbiancati da una coltre di neve, che simboleggia l'aspetto originale di questo horror: il ritornare, revenir, come simbolo dell'amore, della bellezza e della poesia.
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Titolo: Angeline ovvero la casa infestata. Ediz. italiana e francese
Autore:
Émile Zola
Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 64
Formato: copertina-rigida
ISBN: 9788833286273