Leonardo da Vinci fu in Romagna, nell'anno 1502, per svolgere il compito che gli era stato affidato da Cesare Borgia - il famoso "Duca Valentino" - di «vedere, mesurare, et bene extimare» le fortificazioni e i luoghi strategici del nuovo ducato che egli aveva appena creato spodestando le Signorie e le municipalità locali. Leonardo era decisamente la persona più adatta per il ruolo di «architecto et ingegnero generale» del Borgia, com'è scritto nel "lasciapassare" che gli viene consegnato con le motivazioni del suo incarico. Quel viaggio in Romagna, che vede insieme due uomini così diversi - uno quasi angelicato nella sua geniale e impenetrabile personalità, l'altro diventato la personificazione stessa della crudeltà e della spregiudicatezza di un'epoca - è stato taciuto quasi con vergogna dagli antichi biografi di Leonardo, ma è possibile ricercarne ancora le tracce, in primo luogo nelle note e disegni del suo taccuino di appunti - il Codice L oggi conservato a Parigi - e in altri manoscritti, oltre che in alcune rare e suggestive testimonianze. A 500 anni dalla morte di Leonardo, questo libro intende ripercorrere idealmente insieme a lui le tracce del viaggio che lo lega anche a questo territorio, tra luoghi e memorie che a distanza di secoli sembrano ancora serbare in segreto il ricordo di quella lontana presenza.
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Titolo: Sulle tracce di Leonardo. Il viaggio in Romagna per Cesare Borgia
Autore:
Davide Gnola
Editore: Minerva Edizioni (Bologna)
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 176
Formato:
ISBN: 9788833241463