Poetesse vittoriane tra evoluzionismo ed emancipazione. Matilde Blind, Amy Levy, Augusta Webster

Maria Luigia Di Nisio

Con la pubblicazione di The Origin of Species, nel 1859, le teorie di Charles Darwin s'impongono all'attenzione della scienza contemporanea, scuotendo dalle fondamenta l'episteme vittoriana. Oltre un decennio dopo, il naturalista dà alle stampe un'opera alla cui stesura aveva dedicato anni di instancabile lavoro e tuttavia meno nota: The Descent of Man non è soltanto il racconto delle origini dell'uomo, come preannunciato dal titolo, ma anche e soprattutto la lunga e complessa storia della differenza sessuale, una questione all'epoca sempre più discussa, in concomitanza con l'emergere sulla scena politica e nel dibattito culturale della cosiddetta New Woman. A partire dall'idea di natura femminile, così come essa si va definendo nell'universo darwiniano e nel discorso scientifico del tempo, questo studio traccia quattro percorsi di poesia attraverso le opere di tre scrittrici vittoriane ancora poco considerate dalla critica. Augusta Webster, Mathilde Blind e Amy Levy, confrontandosi direttamente con gli assunti della scienza, delineano i contorni di una femminilità nuova, ripensando i modelli del passato e immaginando un futuro diverso per la donna, in una società in rapido cambiamento alle soglie del Novecento.

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Titolo: Poetesse vittoriane tra evoluzionismo ed emancipazione. Matilde Blind, Amy Levy, Augusta Webster
Autore: Maria Luigia Di Nisio
Editore: Solfanelli
Data di Pubblicazione: 1900
Pagine: 272
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788833053103