Coccodrillo, traduzione italiana del più noto termine anglofono obituary, è il nome con cui viene definito, in gergo giornalistico, un articolo biografico pronto o in larga parte già scritto prima che il protagonista della biografia sia effettivamente morto. La traduzione si riferisce alle lacrime che il coccodrillo verserebbe in modo ipocrita, dopo aver divorato la vittima... Nel coccodrillo perfetto un aneddoto o una frase attribuita alla celebrità scomparsa hanno il compito di disegnare una parabola umana che spesso ha segnato un'epoca. Cinzia Donati è una giornalista anomala tanto quanto i suoi coccodrilli. Dichiaratamente allergica alle interviste (!) cerca di trasformarle in piacevoli chiacchierate consapevole però che per gli intervistati possano essere entro certi limiti una tortura. In una ideale stanza delle torture, magari davanti a un caffè, con la prospettiva di raccontarsi al pubblico del quindicinale Paspartu, i torturati dall'autrice sono persone e personaggi che hanno qualcosa da dire. Poiché, per avere qualcosa di più o meno interessante da dire non importa essere famosi, ecco che troviamo nomi noti e meno noti, alcuni mai sentiti nominare! L'importante per l'autrice è che, alla fine di ogni intervista, il lettore abbia l'impressione di aver imparato qualcosa di nuovo.
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Titolo: La terza stanza delle torture. Interviste a persone e personaggi
Autore:
Cinzia Donati
Editore: Giovane Holden Edizioni
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 48
Formato:
ISBN: 9788832925456