Viviamo in un'epoca in cui disuguaglianze e discriminazioni sociali sono ormai politicamente accettate, mentre gli sbocchi politici tradizionali risultano privi di efficacia e le forze un tempo attive nel dar voce agli ultimi non sembrano credibili come portatrici di un'alternativa realistica. Come ridare linfa alle battaglie degli sfruttati per la loro sopravvivenza e dignità? In questo compendio, Boaventura de Sousa Santos raccoglie i fondamenti epistemologici delle lotte sociali che vedono i cosiddetti "Sud" del mondo resistere attivamente al capitalismo, al colonialismo e al patriarcato. In aperta sfida con l'eurocentrismo, le "epistemologie del Sud" si propongono come una promessa teoretica e pedagogica in grado di fare tesoro di quelle conoscenze e visioni del mondo generalmente screditate, taciute e ignorate dalle culture dominanti del "Nord". Attraverso metodologie non estrattiviste quali la sociologia delle assenze e delle emergenze, l'ecologia delle conoscenze, la traduzione interculturale e l'artigianato delle pratiche, de Sousa Santos si propone di decolonizzare le scienze sociali e riscattare saperi preziosi per rilanciare le cause degli oppressi. La giustizia globale dovrà quindi partire dalla giustizia cognitiva, da una svolta epistemologica solidale verso coloro che vogliono cambiare il mondo nei termini con cui l'abbiamo tradizionalmente conosciuto.
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Titolo: La fine dell'impero cognitivo. L'avvento delle epistemologie del Sud
Autore:
Boaventura de Sousa Santos
Editore: Castelvecchi
Data di Pubblicazione: 2021
Pagine: 480
Formato:
ISBN: 9788832829822