Il paradigma metodologico dell'autore nasce dall'assunto che il codice di procedura penale italiano, con l'articolo 331, rende la Root Cause Analysis e l'Incident reporting incauti ed inapplicabili strumenti, poiché i professionisti sono poco tutelati giuridicamente; l'autore sviluppa un'idea alternativa, ineccepibile ed efficace metodologicamente, la chiama Root Cause Analysis Proattiva (RCAP), la pensa negli Stati Uniti, la testa in Italia con 200 primari e la rende operativa in queste pagine. Di fatto questo nuovo strumento, concepito come pratico supporto al management sanitario, è una metodologia di analisi proattiva che si propone di ridurre il numero di decessi evitabili (anche danni minori) subiti dai cittadini e riconducibili ad attività od omissioni di tipo organizzativo. La RCAP propone una check-list che consente di verificare l'esecuzione di 28 attività manageriali (raccomandazioni) che sono attribuite dalla legge al direttore di struttura e sono considerate dalla letteratura mondiale le più frequenti cause organizzative di danni evitabili. Per ognuna delle 28 raccomandazioni l'autore si prodiga nell'offrire numerosi dati, esempi ed articoli della letteratura di management evidence based, arrivando a citare oltre 300 fonti. Il testo è utile ai direttori di struttura complessa, dipartimentale, alle direzioni generali, sanitarie, amministrative, di presidio ospedaliero del SSN, ai suoi risk manager ed ai suoi medici legali, ai magistrati ed agli avvocati.
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Titolo: Root Cause Analysis Proattiva. Strumenti di diagnosi organizzativa per la prevenzione del danno evitabile
Autore:
Gianni Perilli
Editore: Il Sole 24 Ore Norme & Tributi
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine:
Formato: Brossura
ISBN: 9788832479058