In Germania si pensa che le mafie siano un “questione fra italiani”. Ma le montagne di soldi del traffico della droga entrano nella loro economia, corrompono i loro amministratori, pagano i professionisti tedeschi che agevolano le attività dei clan. Indifferenza e sottovalutazione sono le migliori alleate delle mafie. La caduta del Muro di Berlino è stato un periodo di transazione economica che ha favorito e ampliato l’insediamento delle mafie italiane in Germania, dove tuttora investono in modo massiccio i capitali di origine criminale in imprese legali, alterando le leggi del libero mercato e influenzando, soprattutto nei piccoli centri, la democrazia. Le mafie sono diventate a tutti gli effetti delle multinazionali perfettamente integrate nell'economia globalizzata e nei flussi internazionali delle merci, del denaro, degli scambi. Il caso tedesco è emblematico di come soggetti legati alla mafia che hanno le loro radici in paesini dell'entroterra calabrese o siciliano gestiscano diversi punti percentuali di Pil della prima potenza industriale europea. Le infiltrazioni in Germania mostrano in modo evidente quanto sia labile il confine economico tra capitalismo/mercato "sano" e capitalismo "criminale", e quanto facilmente penetrabili sistemi sociali, istituzionali e politici ritenuti un modello come quelli del Nord Europa. L’inchiesta alla base del libro nasce dal supporto del Journalisfund che gestisce progetti di giornalismo investigativo cross boarders.
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Titolo: Le mafie sulle macerie del muro di Berlino. Gli affari di 'ndrangheta, Cosa nostra e camorra in Germania
Autore:
Sabrina Pignedoli,
Ambra Montanari
Editore: DIARKOS
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 208
Formato:
ISBN: 9788832176049