Nell'analisi del processo l'autore parte da una valutazione realistica dei rapporti che legarono Gesù al giudaismo del suo tempo, collocandolo nello spazio storico e nel luogo ideologico-religioso della nascita del cristianesimo. Il contrasto con i giudei aveva radici profonde e la grave accusa di blasfemia rivolta a Gesù, portò al processo religioso dinanzi al Gran Sinedrio di Gerusalemme, che si concluse con l'affermazione che l'imputato era reo di morte, senza, però, la pronuncia di una sentenza di condanna. Trasferito, quindi, Gesù dinanzi al governatore romano Ponzio Pilato, l'accento venne spostato dall'accusa di blasfemia, contestata dai Sinedriti, all'azione sovversiva che Gesù avrebbe svolto nella sua azione messianica. Nel processo politico i Sinadriti cercavano in tutti i modi di scaricare su Pilato il problema della condanna a morte dell'imputato, anche se nel caso sottoposto al suo esame mancavano i presupposti per un suo intervento, dal momento che la predicazione di Gesù non determinava agitazioni o tumulti da parte della folla, che, al contrario, aveva accolto con grande favore il suo messaggio fondato sulla fede e sull'amore verso il prossimo. Nel ripercorrere le varie fasi del processo a Gesù, molto spesso l'interprete viene condizionato da ben individuati schemi ideologici, anteposti al rigoroso rispetto del principio di coerenza fattuale, a cui il giurista deve in ogni caso ispirarsi nell'analisi obiettiva dei fatti storici narrati, fondata principalmente sulla loro concatenazione logica.
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Titolo: Processo a Gesù. Contrasti sulla responsabilità della morte di Gesù tra giudaismo e cristianesimo nascente
Autore:
Elio Palombi
Editore: Grimaldi & C.
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 126
Formato:
ISBN: 9788832063134