Cosa c’è di comune tra il cinema-roccia degli Straub, le opere proliferanti di Dante, di Pound, di Pasolini e i viaggi drammatici dei «rifugiati», la rivolta degli autonomi nell’Italia degli anni 70, e, più bizzarramente ancora, Francesco d’Assisi – non il Santo ma l’idiota – o gli eretici Dolcino e Margherita bruciati sul rogo nel 1307? Messi all’erta dal pensiero vitale di Gilles Deleuze, tentiamo d’interrogare, teoria e pratica, il rapporto misterioso che lega l’arte, come artigianato, alla lotta (combat) degli uomini più oppressi: un rapporto senza il quale tutte le resistenze ai Poteri non potranno costruire una liberazione della Terra all’ora del saccheggio capitalista planetario. Questi cinque studi (che ne domandano altri) sono altrettante «carte» di una geografia intensiva (geologia) che si sottrae alla Storia scritta dai vincitori. Hanno come impulso dei leitmotiv tesi e inquieti che ritornano in nuove variazioni e tracciano uno spazio/tempo (trans-storia) popolato di eventi i cui personaggi-Nomi propri diventano anche loro degli eventi.
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Titolo: Artigianato e combattenti. Atti di creazione, nuove militanze
Autore:
Giorgio Passerone
Editore: Eutimia
Data di Pubblicazione: 2024
Pagine: 232
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788831911542