Le indagini di questo libro riguardano opere che sono specchi parabolici della storia italiana, e insieme riflettono, per via letteraria, una rovente ragione di vivere. In trame narrative spezzate, come in "Petrolio" di Pasolini o in forme più armoniche, ma avventurose e irrequiete, come in "La strada per Roma" di Volponi, oppure nelle esperienze poetiche radicali di Noventa, della Rosselli e di De Signoribus. I narratori e i poeti sono sondati anche in prove meno note, ma illuminanti, come nel saggio leopardiano di Rebora, nelle poesie di Tozzi o nei racconti di Caproni. Leopardi scrive nelle "Operette morali" che "niun ingegno è creato dalla natura agli studi; né l'uomo nasce a scrivere, ma solo a fare". La sequenza dei loro nomi è intesa come un passaggio di testimone nella corsa storica italiana, rappresentando le ansie e i contrasti di una svolta, incorporandone la disarmonia ma senza indulgenza per le negazioni della realtà. Essi sono infatti accomunati dalla fiducia nella forza rigenerante della letteratura, aprendo i passaggi verso una società più calda e giusta con il loro volto.
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Titolo: Il volto chiaro. Storie critiche del '900 italiano
Autore:
Enrico Capodaglio
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 204
Formato: Brossura
ISBN: 9788831783286