L'11 settembre ha inaugurato una nuova era, quella del 'terrorismo globale', conseguenza logica, e prevedibile, della pretesa dell'Occidente di ridurre a sé l'intero esistente. Ma il 'migliore dei mondi possibili' si rivela un modello paranoico, basato sull'ossessiva proiezione nel futuro, dove l'individuo non può mai raggiungere un punto di equilibrio e di pace. Nella ricerca inesausta del Bene, anzi del Meglio, l'uomo occidentale si è creato il meccanismo perfetto e infallibile dell'infelicità. E lo sta esportando ovunque. Il 'terrorismo globale' non farà che confermare e rafforzare il delirio occidentale dell'unico modello mondiale. E lo scontro del futuro non sarà più fra destra e sinistra, fra un liberalismo trionfante e un marxismo morente - due facce in realtà della stessa medaglia - ma non sarà nemmeno uno 'scontro' di civiltà, perché, inglobando, ghettizzando, distruggendo, alla fine ne rimarrà una sola: la nostra. Ma è al suo interno che avverrà lo scontro vero, il più drammatico e violento: fra i fautori della modernità e le folle, deluse, frustrate ed esasperate, che avranno smesso di crederci.
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Titolo: Il vizio oscuro dell'Occidente. Manifesto dell'Antimodernità
Autore:
Massimo Fini
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine:
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ISBN: 9788831781756