Si svelano qui le ambiguità di settant'anni di egemonie cattoliche e comuniste che - combinate nel "vizietto cattocomunista" - hanno reso l'Italia una democrazia anomala. Nei grandi Paesi europei l'alternarsi al potere di conservatori e riformatori ha prodotto l'espansione del benessere e delle libertà. In Italia, invece, la sinistra comunista e postcomunista, confluita con i democristiani nel Partito democratico, è rimasta estranea al riformismo socialista di stampo europeo e ha guardato con ostilità alla laicità dello Stato, con effetti negativi sui diritti civili e la giustizia sociale. L'anomalia cattocomunista italiana è destinata a continuare all'infinito? Con il rigore dello storico e lo spirito critico del laico, Massimo Teodori mette in luce l'intreccio perverso tra il conservatorismo burocratico comunista e il rapace "attaccamento alla roba" dei clericali: dalla versione di Palmiro Togliatti, che votando il Concordato pensava di giocare il Vaticano e ne fu giocato, al fatale moralismo di Enrico Berlinguer, attratto dal mondo cattolico, fino ai postdemocristiani d'oggi, Matteo Renzi e Sergio Mattarella, assurti al massimo potere con il benestare dei postcomunisti. "Se è vero che Renzi ha rimosso le scorie veterocomuniste - scrive Teodori - è altrettanto incontestabile che non ha tagliato i ponti con il cattocomunismo, la vera palla al piede del riformismo italiano insediato al centro del Partito democratico".
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Titolo: Il vizietto cattocomunista. La vera anomalia italiana
Autore:
Massimo Teodori
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2015
Pagine: 175
Formato: Brossura
ISBN: 9788831722339