Sono passati più di 160 anni dalla prima esposizione universale tenutasi nel 1851 a Londra nello stupefacente Crystal Palace. Ne seguirono tante altre, tutte all'insegna della vastità e audacia dei contenitori architettonici, dell'innovazione nelle macchine e nei beni esibiti, dell'eleganza incorporata nei prodotti industriali. Insomma, le esposizioni erano la dimostrazione che un futuro di prosperità, bellezza e pace attendeva l'umanità, grazie all'avanzamento dell'industria, alla diffusione delle arti applicate, al libero commercio internazionale come fattore di comune crescita economica. Le guerre del Novecento eliminarono le illusioni politiche ma confermarono la forza del progresso scientifico e tecnico. Le esposizioni ripresero come luogo di confronto e divertimento, continuando a muovere masse imponenti di visitatori. L'Expo 2015 di Milano ha un contenuto tematico, nutrire il pianeta, che ne restringe la gamma merceologica ma promette ancora di essere un evento di straordinario rilievo. Il volume ripercorre il lungo e mutevole cammino delle esposizioni universali, in particolare nei primi decenni di splendore, analizzando gli eventi sotto tre profili: il loro rapporto con la politica e l'economia (Anna Pellegrino), il loro impatto sull'architettura e le arti applicate (Guido Zucconi), e infine la presenza del Veneto nelle esposizioni a partire dal 1867 (Luigi Contegiacomo e Laura Fasolin).
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Titolo: La tradizione dell'innovazione. L'Expo nella storia, il Veneto nell'Expo
Autore:
L. Contegiacomo
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine:
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ISBN: 9788831721011