Common Ground ovvero Interesse comune. E questo il tema scelto da David Chipperfield per la prossima edizione della Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. I concetti di collaborazione, dialogo e relazione tornano quindi al centro del dibattito. "L'ambizione di Common Ground - spiega Chipperfield - è soprattutto quella di riaffermare l'esistenza di una cultura architettonica costituita non solo da singoli talenti, ma anche da un ricco patrimonio di idee differenti. Siamo partiti dal desiderio di enfatizzare idee condivise al di là della creazione individuale: questo ci imponeva di attivare dialoghi piuttosto che selezionare singoli partecipanti". Un commento che sembra voler colpire un certo atteggiamento "da archistar" e che invita invece a riconsiderare l'importanza della critica e della discussione. Ma non solo. Il titolo ovviamente rimanda anche allo spazio comune, agli spazi che si creano tra gli edifici e alla città che prende forma e si modella attorno alle costruzioni. Come spiega ancora l'architetto inglese, "Non voglio smarrire il tema dell'architettura in un pantano di speculazioni sociologiche, psicologiche o artistiche, ma piuttosto cercare di ampliare la comprensione del contributo specifico che l'architettura può dare nella definizione del terreno comune della città". Un tema interessante e quanto mai attuale, una svolta attesa da molti, stanchi del narcisismo di molti grandi architetti.
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Titolo: La Biennale di Venezia. 13ª Mostra internazionale di Architettura. Common Ground. Catalogo della mostra (Venezia, 29 agosto-25 novembre 2012)
Autore:
D. Chipperfield
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 500
Formato: Brossura
ISBN: 9788831713641