I dialoghi con Leucò, dopo la loro pubblicazione avvenuta nel 1947, sono accolti con una reazione molto tiepida, con grande delusione da parte del poeta italiano. La critica, infatti, disorientata dalla direzione letteraria intrapresa da Pavese, a causa del fatto che i Dialoghi seguono di pochi mesi la pubblicazione dell'opera politica Il compagno, si era mostrata ostile nei confronti di quest'opera, anche perché interessata a tematiche differenti, accusando quindi l'opera di disimpegno e preferendo ad essa Il compagno. L'opera subirà nel corso del tempo un processo di rivalutazione, sostenuto soprattutto dalla presa di posizione di molte personalità, tra cui spiccano fra tutti i commenti del grecista Mario Unterstainer e di Italo Calvino, che sottolinea come l'interesse di Pavese per il mito non sia superficiale, ma sia stato costruito nel tempo attraverso un attento e profondo studio della materia classica. L'opera potrebbe di conseguenza aiutare il lettore a scoprire un nuovo Pavese, non quello moderno a cui si è abituati, i cui interessi si fermano ai vittoriani e a Melville, ma un Pavese «umanista» e «filologo». Calvino tratteggia un'approfondimento sui contenuti dell'opera: "In questi Dialoghi Pavese fa a ritroso il cammino della storia e ricerca, alle origini degli antichi miti greci, gli oscuri motivi umani che in essi si sono espressi".
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Titolo: I dialoghi con Leucò tra letteratura e cultura classica
Autore:
Angelo Porcaro
Editore: Youcanprint
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 136
Formato:
ISBN: 9788831685092