"Niente, in sostanza, trascorre. Ed infatti come sarebbe possibile ubicare nell'Eternità, nel non-tempo, l'inizio di uno scorrere di sentire individuali? Sarebbe impossibile. Dunque, quello che noi sentiamo come trascorrere, come essere ad un punto, rispetto all'Assoluto non è più così. Esiste tutto. Ma allora - direte voi - perché noi percepiamo come un trascorrere, come un passare da un antecedente e tendere ad un seguente?, come "ora", e non "prima", e non "dopo"? Perché di per sé, il sentire relativo, chiuso, limitato, non può che essere così. Un sentire definito non può che esistere e sussistere che in questi termini: nel termine cioè di avere la sensazione di ora e non prima e non dopo; di avere la sensazione di venire da un prima e tendere a un dopo. Ma collocare questa sensazione illusoria, di "ora", nella realtà che è priva di illusione, priva di tempo e di spazio, collocare questo, può essere fatto solo se a questa illusione si attribuisce il valore che essa ha veramente: il valore di "maja", di illusione, di apparenza... (omissis)... Ma, quando è possibile creare un "momento" (che significa un tempo) laddove il tempo non esiste? Quando è possibile circoscrivere qualcosa laddove la circoscrizione non ha significato? Questo che io vi dico ha solo un significato accademico, ha solo un significato per comprendere; non ha altro significato."
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Titolo: Il cosmo, la materia, l'evoluzione nell'insegnamento del Cerchio Firenze77
Autore:
Editore: Youcanprint
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 536
Formato:
ISBN: 9788831683500