Nel suo "Libro delle domande" Pablo Neruda ha scritto settantaquattro brevi poesie composte unicamente da enigmatici quesiti. Qual era l'intento dell'autore? Calarci nella dimensione fluttuante di artistici imperscrutabili rompicapo da scorrere solo per gustare la musicalità espressa da ogni breve poema, oppure le domande hanno un significato altro? Erano rivolte solo a se stesso o sono quesiti posti anche a chi legge? Neruda cercava veramente delle risposte? E ancora: ciascuno di noi può avere delle risposte? Che tipo di risposte? La considerazione di Cesare Ferrari sulla suggestiva narrazione di Neruda è la seguente: chi si sofferma a riflettere su ogni singola domanda è inevitabilmente spinto a cercare una sua risposta, perché il fascino di ciò che è "misterioso" stimola il desiderio di "svelare". Nel "Libro delle risposte" l'autore replica a 60 domande di Neruda con altrettante fiabe lillipuziane. Un connubio di prosa e poesia con un pizzico di arcano per rimanere in equilibrio sul filo stravagante tracciato dai quesiti del poeta. L'intento è di accompagnare il lettore in un altrove favolistico rispondente alle capacità cognitive degli adulti.
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Titolo: Libro delle risposte
Autore:
Cesare Luigi Ferrari
Editore: Youcanprint
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 82
Formato:
ISBN: 9788831680080