Ha ancora senso parlare di digiuno? o - forse ancora più radicalmente - quando si parla di digiuno che cosa si intende? Il digiuno è solo privazione e mortificazione? Per capire il digiuno che la Chiesa da sempre indica come strada verso l'Essenziale e come imitazione del Signore Gesù, è necessario sgombrare la mente da modelli mentali che si sono sedimentati e che spesso non permettono di scorgerne il nucleo essenziale. Scrivono i curatori nella presentazione dell'opera: "Se si pone attenzione alla centralità crescente occupata dalle tematiche legate alla rinuncia e persino al rifiuto del cibo fenomeni in buona parte speculari a quelli della sovrabbondanza e dell'abuso di cibo, anch'essi tipici del nostro Occidente si comprende come un'antologia patristica sul digiuno possa svolgere il compito prezioso di fare ascoltare 'voci lontane' in un dibattito di strettissima attualità e dai molteplici risvolti. In questa antologia di testi patristici il digiuno è presentato nel suo alto significato individuale e collettivo; nella sua portata spirituale, aperta tanto al cristiano impegnato in una via di particolare ascesi quanto a quello ancora pienamente mescolato nelle faccende del mondo; nella sua indole penitenziale e in quella "imitativa", pezzo non esclusivo ma comunque importante della sequela di quel Maestro che ha lasciato l'esempio e le motivazioni del digiuno del battezzato.
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Titolo: Il digiuno nella chiesa antica. Testi siriaci, latini e greci
Autore:
C. Noce,
I. De Francesco,
M. B. Artioli
Editore: Paoline Editoriale Libri
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 544
Formato: Rilegato
ISBN: 9788831539326