L'autore dichiara nell'introduzione d'aver cominciato a comporre la più parte di queste liriche «appena [...] varcato il ventesimo anno», vale a dire nel 1902, in pieni studi universitari fiorentini, mentre seguiva i corsi di Guido Mazzoni, Girolamo Vitelli, Pio Rajna e Pasquale Villari, guida spirituale di tutti. Aveva da non molto lasciato Palermo, dove, iscritto al primo anno di Lettere, era stato allievo di Giovanni Alfredo Cesareo: figura insigne di studioso, il cui approccio ai problemi di storia letteraria non gli doveva parere gran che diverso da quello ora visto praticare dai maestri del capoluogo toscano. Almeno non lo doveva essere se confrontato al nuovo emergente fenomeno culturale che prendeva nome di dannunzianesimo. A esso s'opponeva infatti gran parte della cultura accademica, poiché vi vedeva negato lo stile di lavoro che la caratterizzava da più decenni e consisteva nella considerazione e valutazione dei prodotti letterari attraverso l'esame di fonti tematiche, modelli stilistici, biografie, contesti culturali e civili influenzanti l'attività degli autori. Il cosiddetto "metodo storico". Ma ora sorgevano nuove estetiche...
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Titolo: Poesie giovanili (La canzone paziente)
Autore:
Giuseppe Antonio Borgese
Editore: Edda Edizioni
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 184
Formato:
ISBN: 9788831367011