"In un universo dove la faglia fra sé e l'altro, fra tutti gli esseri viventi e fra parola e azione si allarga ogni giorno inesorabile, l'unica possibilità di commozione è etimologica, è nel muoversi con: "Fino a quando tutto si muove / possiamo assecondare il movimento". Essere un camminatore solitario che sceglie di stare dall'altro lato del vento in strade sperdute e lascia orme più leggere del fumo smette di essere una condanna e diventa una scelta se si può essere battista e testimone di tutto ciò che si muove: è la sola speranza di senso, il solo modo per non sentirsi sempre e soltanto "un passante che trascorre / assordato sulla terra instabile / e non trova o sa un minuto cavo / dove sostare", un cerotto staccato dalla ferita, che si perde nella corrente, un cappotto che cade dalle spalle, un tetto che crolla sotto il peso della neve. Solo il movimento può "percuotere l'assenza primordiale", può torturare il nulla "perché parli / una lingua che ci faccia capire"." (Dalla nota critica di Leonora Cupane).
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Titolo: Avamposto sul confine
Autore:
Vito Bianco
Editore: Torri del Vento
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 132
Formato:
ISBN: 9788831283113