Ogni anno, per un intero mese, Haakron D. lascia Amburgo dove lavora per far visita alla madre Agnes, che vive in Norvegia, sulle rive del lago Fantoff, nella grande e austera casa di famiglia. Tanto intenso e profondo è il rapporto tra l'anziana ma vitalissima madre e il figlio quasi cinquantenne, quanto il loro atteggiamento è contenuto e misurato, scarno rituale misto di amore e compostezza nel quale non c'è spazio per la chiassosa invadenza di un avvenimento non previsto o di un incontro non programmato. Ma ecco che quell'anno il pacato succedersi delle giornate - immerse in un ozio che pare meritato riposo alla fatica del vivere - si anima improvvisamente di un personaggio nuovo, sfuggente, quasi inquietante. Felice (questo il nome della giovane donna cui la signora D. ha affittato la casetta del guardiano, a fianco della villa), benché sembri amalgamarsi senza scosse nel mondo ordinato di Agnes e Haakon, è in realtà una forza dirompente e inarrestabile. Forse finirà per spezzare il legame che unisce madre e figlio; forse segnerà addirittura la definitiva esclusione del maschio... Attraverso una scrittura 'classica' e uno stile scabro, quasi sintetico, Marta Morazzoni conferma l'indiscussa capacità di trasformare piccoli gesti e semplici comportamenti in profonde emozioni, di renderci partecipi della vertigine che si cela dietro la normalità, di trascinarci nel vortice del non detto e del non confessabile.
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Titolo: Casa materna
Autore:
Marta Morazzoni
Editore: Longanesi
Data di Pubblicazione: 1992
Pagine:
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ISBN: 9788830410190