Ovidio e il teatro del piacere. Il corpo, lo sguardo, il desiderio

Gianpiero Rosati

La cultura latina d'età augustea non solo ci ha dato opere letterarie che hanno segnato l'Occidente, ma ha anche messo a fuoco temi e problemi che sono al centro della nostra realtà intellettuale e morale. Oltre ad alcuni di questi - come la durezza dei rapporti di forza tra figure di status o genere diverso e la violenza a essi connessa -, il volume esplora argomenti quali la cura del corpo, la cosmesi e il linguaggio dei capelli come strumenti inediti nella Roma antica per la costruzione della propria immagine e la messa in scena della vita sociale. Ovidio vede il mondo governato dall'energia pervasiva del desiderio (e dalla sua natura "mimetica", contagiosa), il cui oggetto fantasmatico e sfuggente innesca un gioco di simulazioni, una dinamica circolare di continua ripetizione e frustrazione. Attraverso un'analisi che rintraccia nel poeta acute anticipazioni di teorie critiche e concetti della nostra cultura moderna (associati a nomi come Peter Brooks, Réné Girard, Victor Stoichita e altri), il libro assegna alla produzione di Ovidio un ruolo chiave nella lunga storia del desiderio e dell'esperienza, a noi familiare, del primato del simulacro sulla realtà.

Prezzo:15,00

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Titolo: Ovidio e il teatro del piacere. Il corpo, lo sguardo, il desiderio
Autore: Gianpiero Rosati
Editore: Carocci
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 144
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788829013326