Un nuovo tipo di competizione sta prendendo piede nei mercati finanziari efficienti: quella fondata sulla diffusione su base volontaria di informazioni economico-finanziarie. Le crescenti pressioni esercitate dai destinatari dell'informativa societaria a favore di una sempre maggiore e migliore qualità della "disclosure", associandosi a una crescente competizione per l'acquisizione delle risorse finanziarie necessarie a sostenere l'avvio e lo sviluppo dei business, stanno modificando profondamente le leggi che per lungo tempo hanno regolato l'economia della comunicazione finanziaria. Laddove in passato la riservatezza poteva considerarsi un valore da difendere nell'interesse degli azionisti, oggi le imprese competono per l'acquisizione di risorse anche attraverso la diffusione di informazioni utili a convincere i potenziali investitori e gli analisti delle opportunità che in esse si celano. In questo contesto, l'orientamento verso una comunicazione ampia e documentata delle dinamiche del business, capace di arricchire di contenuti e di significati le formali comunicazioni redatte per adempiere gli obblighi di legge e orientare il giudizio degli investitori, pare sempre meno una scelta volontaria. Questo quaderno intende fare il punto sullo stato della comunicazione finanziaria su base volontaria, confrontando il comportamento comunicativo delle nostre imprese con modelli e schemi di riferimento messi a punto dalla ricerca e dalla migliore prassi in materia.
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Titolo: No news bad news. Perché e come comunicare informazioni economico finanziarie sulla base volontaria
Autore:
S. Beretta
Editore: Egea
Data di Pubblicazione: 2006
Pagine:
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ISBN: 9788823831315