I poveri possono parlare? Soggetti, problemi, alleanze

Sull'onda degli effetti esplosivi della pandemia e di una crisi economica e sociale più che decennale, il tema della povertà è tornato al centro del discorso pubblico e della produzione culturale. Il successo di film come Joker e Parasite sta lì a testimoniarlo. Contestualmente un'altra crisi, non meno lunga e lacerante, ha investito il vocabolario politico novecentesco, che non riesce più a fare presa su una realtà radicalmente trasformata. Da più parti si invoca oggi la sostituzione del concetto di classe con quello di popolo, e dell'opposizione orizzontale destra-sinistra con quella verticale al-to/basso. Ma questa operazione, apparentemente plausibile, risulta politicamente problematica e logicamente a-poretica. Chi sta in basso, e chi in alto? Chi sta in basso può davvero parlare, e come? E quando parla, che valore siamo tenuti a dare alla sua parola? Obiettivo di questo volume è usare la categoria di povertà per articolare queste domande e abbozzare delle risposte attraverso i contributi di cinque giovani ricercatori provenienti da prospettive disciplinari diverse: diritto, sociologia, etnografia, filosofia politica, critica letteraria. La scommessa che li accomuna è che le questioni metodologiche poste nei rispettivi campi dal confronto con l'oggetto "povertà" possano essere messe al servizio di un lavoro di concettualizzazione politica. L'analisi dei singoli casi-studio produce subito uno spostamento: dalla povertà ai poveri. E non tanto ciò che i poveri sono, ma ciò che i poveri fanno. Questione dunque di pratiche, non di identità. Da qui un ulteriore risultato: mostrare come i confini fra i poveri e "noi" siano molto più labili di quanto si creda. E come dunque la povertà possa rivelarsi l'indice di una nuova politica dell'emancipazione e della libertà.

Prezzo:13,00

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Titolo: I poveri possono parlare? Soggetti, problemi, alleanze
Autore:
Editore: Ediesse
Data di Pubblicazione: 2021
Pagine: 160
Formato:
ISBN: 9788823022959