Con il termine scuole reggimentali ci si riferisce all'apparato organizzativo e alle classi scolastiche che furono create in seno ai corpi dell'esercito e della marina militare del regno di Sardegna a partire dalla metà del XDC secolo. Scopo delle scuole era insegnare a leggere e a scrivere ai militari di truppa analfabeti durante il periodo della ferma militare. L'oggetto della ricerca, inedito nel nostro paese, si riferisce in particolare al momento dell'unificazione nazionale e al periodo giolittiano, all'interno del quale viene ricostruito lo sviluppo costitutivo di queste scuole e il loro svolgimento pratico, aspetti connessi ai mutamenti politici della nazione e, in più in particolare, alle esigenze proprie dell'esercito. Vengono presentati approfondimenti sulla storia della legislazione scolastica e su episodi poco noti relativi alla pubblica istruzione del nostro paese, riferiti in particolare al problema dell'analfabetismo e dell'educazione degli adulti, a partire dalla legge Boncompagni del 1848 fino alla legge Daneo-Credaro del 1911 che segnò l'importante passaggio delle scuole elementari dall'amministrazione dei Comuni a quella dello Stato. Le scuole reggimentali, che rappresentano una componente trascurata dall'indagine sull'educazione pubblica, svolsero una funzione di qualche rilievo nella redenzione degli analfabeti nel nostro paese, e il contributo che si presenta vuole essere uno stimolo a definirne meglio ruolo e funzione.
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Titolo: Le «Scuole reggimentali» 1848-1913. Cronaca di una forma di istruzione degli adulti nell'Italia liberale
Autore:
Gianfranco Mastrangelo
Editore: Ediesse
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine: 160
Formato:
ISBN: 9788823012479