Perché non si stava meglio quando si stava peggio. Controstoria d'Italia dal fascismo al populismo

Simone Cosimelli

Una controstoria d'Italia dal fascismo al populismo.Manca, all'Italia, una solida coscienza storica. Il Paese ha troppi conti in sospeso con il passato: responsabilità rimosse, fascinazioni nostalgiche, nodi irrisolti. Dall'esperienza del Fascismo fino alla più recente egemonia populista, questo libro intende ricostruire una "storia critica" e mettere in luce limiti e contraddizioni dell'Italia contemporanea. Nel 1922 Piero Gobetti sostenne che il Fascismo era «l'autobiografia della nazione»: il frutto avvelenato di un carattere nazionale estraneo a libertà e democrazia. Il passaggio dalla monarchia alla repubblica, dalla dittatura alla democrazia e da un'economia arretrata a un'economia di mercato ha cambiato orizzonti, costumi e consumi, ma l'eredità fascista ha pesantemente influenzato il percorso intrapreso e l'Italia ha vissuto una pericolosa frizione tra conservazione e progresso. Negli anni Novanta sono poi riemerse sotterranee pulsioni antipolitiche e da allora il distacco tra società civile e classe dirigente ha alimentato rabbia, insicurezze e frustrazioni. È esploso il fenomeno del populismo e la storia e gli storici sono stati marginalizzati dal dibattito pubblico. In un tempo di grandi trasformazioni, si impone allora un confronto diretto – e sincero – con il nostro passato.

Prezzo:12,00

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Titolo: Perché non si stava meglio quando si stava peggio. Controstoria d'Italia dal fascismo al populismo
Autore: Simone Cosimelli
Editore: Newton Compton Editori
Data di Pubblicazione: 1900
Pagine: 448
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788822754288