Dante si avvalse dell'astrologia e dell'angelologia per determinare la tipologia dei beati e fu in questo aiutato dal commentario di Albero Magno al "De Caelesti Hierarchia": prova che Dante conosceva tale opera è la prerogativa attribuita agli angeli chiamati Troni. Dalla tradizione dionisiana-eriugeniana derivò poi la triplice struttura dell'universo, che comporta un'ascesa in ciascuna parte del cosmo. Altro debito dionisiano è l'uso della metafora dello specchio.
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Titolo: La presenza di Dionigi l'Aeropagita nel «Paradiso» di Dante
Autore:
Diego Sbacchi
Editore: Olschki
Data di Pubblicazione: 2006
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ISBN: 9788822255747