Ponendo in discussione la concezione tradizionale dell'aristotelismo rinascimentale come blocco monolitico, che avrebbe avuto il solo ruolo di impedire lo sviluppo della scienza, Schmitt, con l'appoggio sempre saldo delle fonti e attraverso un'attenta rilettura di numerosi autori, dimostra come nel Cinquecento e nella prima metà del Seicento sia coesistita una molteplicità di versioni della filosofia aristotelica e come molti aristotelici, lungi dall'essere d'impaccio alla crescita della scienza, contribuirono a essa sia in termini teorici che sperimentali. I saggi raccolti in questo volume affrontano aspetti essenziali della cultura del periodo, gettano nuova luce sulla filosofia e la scienza insegnate nel Rinascimento in Italia e nel resto d'Europa, e contribuiscono a comprendere le complesse modalità attraverso cui si definivano discipline, curricula e carriere nelle università rinascimentali. Al proposito, si segnala il pioneristico studio sui libri di testo di filosofia, tema ancora poco indagato.
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Titolo: Filosofia e scienza nel Rinascimento
Autore:
Charles B. Schmitt,
Antonio Clericuzio,
Charles Lohr
Editore: La Nuova Italia
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine: 244
Formato:
ISBN: 9788822139603