Intorno al 1475 l'umanista fiorentino Cristoforo Landino conduce a termine un volgarizzamento della "Storia Naturale" di Plinio e lo dedica al re di Napoli Ferrante di Aragona. Giovanni Brancati, umanista della corte napoletana, cui era stato affidato l'incarico di una revisione del volgarizzamento landiniano, propone che si faccia una nuova traduzione più fedele al testo latino e più vicina "sermoni nostro quotidiano", e si dichiara pronto a sobbarcarsi l'ingrata fatica in prima persona. Il volgarizzamento brancatiano, condotto a termine prima del 1480 e contenuto nel manoscritto escorialense h.I.9, costituisce uno dei documenti linguistici più importanti dell'Italia meridionale antica e, sebbene edito nel 1974 da Salvatore Gentile, non è stato finora oggetto di uno studio dettagliato. Questo volume si propone di rimediare a tale lacuna. Nell'Introduzione è ricostruita la polemica sul volgarizzamento di Landino, che investe nodi cruciali della situazione linguistica della seconda metà del Quattrocento (rapporto latino-volgare, idea della traduzione, espansione del toscano e resistenza alla toscanizzazione). Segue una nuova edizione del libro VIII e un'analisi linguistica articolata in uno spoglio grammaticale (Fonetica, Morfologia e Sintassi) e in uno studio lessicale (Glossario) e compendiata nella Conclusione.
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Titolo: Il libro VIII del Plinio napoletano di Giovanni Brancato
Autore:
Marcello Barbato,
A. Varvaro
Editore: Liguori
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788820732837