Edita nell'aprile del 1919 con un fascicolo che subito registrò vivo successo e altrettante vive polemiche, "La Ronda", redatta da Cardarelli, Baldini, Bacchelli, Barilli, Cecchi, Montano e Saffi segretario di redazione, (tra gli 'esterni': Raimondi, Gargiulo, Savarese, Savinio, Ferrero, Tilgher, Pareto; e per gli stranieri: Belloc, Chesterton, Ricketts...) significò ben presto sottrazione a Firenze e trasferimento a Roma di un primato che si era venuto consolidando in terra toscana da circa un ventennio: il primato della 'cultura di gruppo', dei più significativi incontri e sbocchi sul versante europeo, e delle riviste letterarie in modo particolarissimo.Dopo oltre un trentennio, Emilio Cecchi, col distacco di un protagonista maturato in altre esperienze, poteva legittimamente respingere l'accusa che il periodico romano fosse stato poco più di una conventicola votata a un artificioso programma di reazione letteraria e riconoscere che, nonostante le limitazioni e le carenze ideologiche, La Ronda fu tra l'altro "un esempio di serio impegno artistico, di consapevolezza tecnica e di non provincialesca attenzione anche verso quanto nel campo della letteratura avveniva fuori del nostro paese".La presente ampia scelta, mentre colma una lacuna nel contesto dei periodici già antologizzati, permette al lettore curioso di alcune tipiche manifestazioni del nostro Novecento di verificare la validità di quell'attestazione e in che misura la rivista mantenne quel che promise, espungendo o rettificando gli umori del momento e certe categoriali assunzioni estetiche che mai come per "La Ronda" ebbero tanta immeritata fortuna.
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Titolo: La ronda 1919-1923
Autore:
G. Cassieri
Editore: Liguori
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine:
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ISBN: 9788820727697